Notizie Radicali
  il giornale telematico di Radicali Italiani
  lunedì 29 agosto 2005
 Direttore: Gualtiero Vecellio
Berlusconi non è il peggiore. E’ “solo” il più furbo e fortunato

di Ermanno De Rosa*

Caro direttore

è il 25 aprile, ragazzini e ragazzine in testa che suonano tamburi e marce militari, il corteo sfila davanti a noi. Siamo al tavolo radicale in corso Campi a Cremona. A questo tavolo, su decine di fogli, si accumulano firme per il testamento biologico. Resiste la volontà di cittadini che vogliono rispettata la libertà democratica delle scelte personali. Le stesse parole che allora accompagnarono la liberazione dopo il ventennio della dittature fascista: “Libertà” “Resistenza” “Democrazia”. Ci sorprendiamo a ripeterle con un vago senso di allarme e di rinnovata consapevolezza del loro significato. Come se qualcuno fra noi le stesse dimenticando e ci tentasse a fare altrettanto. Ci accorgiamo della loro tragica fragilità di fronte al loro eterno antagonista: l’autoritarismo del potere. In un tempo lungo tre volte quel ventennio, questo male profondo che isola e neutralizza i cittadini refrattari ad essere sudditi, si è nuovamente diffuso a partire dai centri in cui si era arroccato, corporativi, confessionali, partitocratrici. Ha usato a lungo ed in dosi crescenti le droghe dell’illegalità e della corruzione, nelle istituzioni come nell’informazione, tacitando gli allarmi ed anestetizzando le capacità di reazione del corpo sociale.

 

Chi oggi coglie i frutti dell’opera dei predecessori, il presidente Berlusconi, non è il peggiore, ma il più furbo e fortunato, usa magistralmente populismo e televisione, calciatori e ballerine, giornalisti e terremotati, ex radicali ed ex magistrati. Se qualcuno si alza a parlare fuori dal coro qualcuno spegne l’audio, o lo manda in onda alle ore piccole. I sondaggi dicono che il popolo italiano tace od acconsente. Si tratta di eutanasia o di terapia del dolore?


NOTE


*segretario dell’Associazione Radicale Cremonese P. Welby